martedì 29 marzo 2011

Sogno o son desta???




Ma sbaglio o questo qui a fianco è proprio un germoglio?
No, dico, un germoglio vero, qui a casa mia????








Sono emozionatissimissimissima!


Quindi, tenendo incrociate le dita , tra qualche tempo questo piccolo pezzettino verde dovrebbe diventare una bella dalia pon pon arancione come quella impressa sulla confezione. Speriamo!


giovedì 24 marzo 2011

Questa ricetta è abbastanza rodata, anche se c'è sempre l'incognita della crema, che sì, di solito riesce, ma c'è sempre quella volta in cui "impazzisce" e tocca buttare via tutto... Ma vabbè, questa è la mia ricetta della

CRÈME BRULÉE


Ingredienti (per due persone):
  • una confezione di panna fresca da 200-250ml (sono approssimativa, ma poi spiego);
  • latte;
  • 2 tuorli;
  • 2 cucchiai di zucchero;
  • 2 cucchiai di farina;
  • un po' di scorza di limone;
  • zucchero di canna da spolverare sopra.
Spiego un attimo le dosi: in pratica si può fare più o meno "pannosa", da qui le confezioni diverse, ma l'importante è che tra panna e latte, si riempiano le 2 cocottine che si useranno. Spero di esser stata chiara, ma mi sa che mi sono intrecciata un bel po'....
Si procede come per la crema pasticcera, quindi si riscaldano latte e panna con la scorza di limone, nel frattempo battiamo i tuorli con lo zucchero, aggiungiamo la farina, poi uniamo la panna e portiamo a bollore.
Versiamo la crema nelle cocottine e facciamo raffreddare.
Quando è ora del dessert, copriamo con una manciata di zucchero di canna e poi bruciacchiamo tutto o con l'apposito attrezzo, oppure mettendo sotto il grill del forno(in questo caso si scalda anche la crema, quindi conviene aspettare un attimo, prima di mangiare).

Buon appetito!

venerdì 11 marzo 2011

Settimana del cavolo...

No, non è stata una settimana malvagia, ma se in sette giorni abbiamo mangiato più verza (o cavolo cappuccio) di quanta non ne abbiamo mai mangiato, ho tutto il diritto di chiamarla settimana del cavolo, no?

Spiego l'antefatto: al maritello le verdure non piacciono. Non piacciono se sono amare, non piacciono se puzzano (durante la cottura), non piacciono se sono troppo verdi... Insomma, immaginate di avere a che fare con un bambino e potrete andare sul sicuro!

Però le verdure fanno bene, e lunedì alla Coop c'erano 'ste benedette verze ad un prezzo molto umano, quindi ho deciso che, visto che la verza è una delle verdure più dolci che conosco, che avrei potuto provare a proporgliele... Certo, poi abbiamo compensato questo lato "salutistico" con qualche porcheria delle nostre, ma mica potevamo stravolgere la nostra essenza! ;-)

Totale verdure: mezzo cappuccio di verza "normale"(quella verde e gialla, per capirci) e mezzo cappuccio di verza viola (non so nemmeno se si chiama figuratevi!) che non avevo mai assaggiato, ma che mi ispirava!

La prima è stata utilizzata nel modo che mi era più noto, cioè facendo quelle che nel teramano si chiamano "fuij strascinìjt" (scrivere in dialetto è un'impresa impossibile) letteralmente "foglie trascinate(?)": si mette la verza in un tegame con olio, aglio, rosmarino, alloro, acqua, vino e la si cuoce a lungo, e la si trascina in padella fino farla quasi abbrustolire (diventa un po' marroncina, ok, detto così non pare un granché, ma fidatevi è molto buona).

Passiamo alla inusuale (almeno per me) verza viola: la prima sera ho tagliato mezzo cappuccio a striscioline che ho condito con succo d'arancia, un goccio d'aceto balsamico sale e un pochino di miele. Non male, se non fosse che avevo messo anche un po' d'uvetta e dei pezzetti d'arancia pelati a vivo che sinceramente si potevano evitare.

Il resto del cappuccio, dopo aver cercato in rete un modo per utilizzarlo, ho visto che poteva stare bene nel risotto e vi dirò... L'aspetto è un po' transgenico, ma cavoli se è buono!

RISOTTO AL CAVOLO CAPPUCCIO VIOLA


Non parlo di dosi, visto che, conoscendo il mio pollo (tafka Maritello) alla fine l'ho fatto solo per me, ma una porzione notevole (80g di riso e 1/4 di cappuccio) che però ho mangiato tutta tuttissima, tanto era buona.
E' molto facile da fare:
si trita la verza e la si mette in un pentolino con olio e aglio, la si fa appassire un pochino, poi si aggiunge il riso lo si fa tostare e poi aggiungiamo l'acqua e portiamo a cottura.

Veramente buono (l'ho già scritto??? Ok, la settimana prossima andiamo di pesce, che mi serve anche un po' di fosforo!).

Ah, nella foto si può vedere il piatto del maritello col suo risotto con funghi e salsiccia e una macchiolina del mio riso (cit. "ma sa di cavolo!".... E grazie, chissà perché!?) e un po' della sua salsiccia nel mio piatto... Vi dirò non ci sta male, ma è evitabilissima.

E potete vedere anche i fiorellini che ho ricevuto dal maritello per la festa della donna: ci credete che sono ancora vivi e rigogliosi dopo 5 giorni??? Io no... Ma sarà che qui in Emilia la vegetazione ancora non mi riconosce... :-)

giovedì 10 marzo 2011

Sono una mammola

Posso consigliarvi un bel film? Ma di quelli che vi si stampa un sorriso sulla faccia ed io (che come ho detto sono una mammola) piango come una fontana perché... Boh, c'è molto amore, penso fossero lacrime di contentezza... Io????? Io che piango davanti a un film????? Ma con quei lacrimoni, poi.... Sono imbarazzante!

Fatto sta che se vi capita, guardate "Love Actually", o come diremmo in italiano "L'amore davvero", un'allegra commedia in cui si intrecciano le storie d'amore di personaggi di ogni età.
Il cast è notevole, le storie sono carine, l'atmosfera è leggera, la colonna sonora è stupenda... Bello davvero!



domenica 6 marzo 2011

Sono ancora in tempo?

Dai! Dai! Dai! Che per Carnevale (o almeno per il martedì grasso) la posto una ricetta a tema!
Allora, trattasi delle più che famosissime castagnole, in una versione che ho trovato cercando su internet (non chiedetemi dove ché non lo ricordo) che prevedeva ingredienti tutti disponibili a casa. Sono velocissime da fare e velocissime da consumare (mio malgrado!), tra l'altro prima le si mangia e meglio è, ché il giorno dopo perdono un po' di bontà (niente che non si possa risolvere con 8 secondi di microonde).

CASTAGNOLE


Ingredienti per circa 30 castagnole:
  • 250g farina;
  • 75g zucchero;
  • 25g burro
  • 1 uovo;
  • 1/2 bustina di lievito per dolci;
  • 1/2 fialetta di aroma vaniglia;
  • 1 pizzico di sale;
  • vino bianco q.b.(poi spiego);
  • olio per friggere (io ormai sono affezionata a quello di arachidi).
In pratica si tratta di mischiare tutti gli ingredienti (tranne il vino) e poi aggiungere tanto vino quanto ne serve per ottenere un impasto lavorabile(io ad esempio avevo un po' esagerato quindi ho dovuto aggiungere un po' di farina), far riposare una decina di minuti e poi formare delle palline grandi poco meno di una noce, friggerle in olio abbondante, scolarle su un foglio di carta assorbente, spolverarle di zucchero a velo et voilà... le castagnole sono pronte!

Velocissime no?

Buon Carnevale!!!!

venerdì 4 marzo 2011

Le mie panatine

E vabbé, facciamo un "ritornino" semplice semplice, ma secondo me molto gustoso!
Io le chiamerei

PANATINE AL LIME
(per chi non lo sapesse si legge làim, ed è quell'agrume grande quanto un mandarino che sa di limone, ma non troppo, che messo nel Martini non è un granchè, quindi dei due che avevamo comprato, uno è stato usato a metà per rovinare il Martini di cui prima, mentre l'altro era rimasto in frigo ed è stato utilizzato per questa preparazione)


Ingredienti per 2 persone:
  • 250g di petto di pollo (diciamo più o meno mezzo petto di pollo);
  • 1 lime (il làim di cui prima);
  • pane grattato;
  • farina di mais (io ho usato quella della polenta che ha su scritto che la si può utilizzare anche per le panature, e visto che quest'anno abbiamo già mangiato ben due volte la polenta, penso che andrà a finire tutta in panature!);
  • sale.
Procedimento:

Tagliare il petto di pollo in pezzi dello spessore di 1cm circa, salarli, irrorarli col succo di làim (lo scrivo direttamente così) e lasciarli a macerare per qualche ora (quando li ho ripresi erano un po' "cotti" dall'acidità del succo).
Mischiare il pan grattato con la farina e passarci i pezzetti di pollo, ai quali la panatura aderirà facilmente, vista l'umidità della macerazione.
Disporre le panatine sul piatto crisp e mettere in forno a microonde per 9 minuti girandoli un paio di volte (io avevo programmato 10 minuti, ma a 9 e 20 erano già ben cotti, quindi direi che 9 minuti dovrebbero essere sufficienti).
Io solo una volta sul piatto ho aggiunto dell'olio d'oliva.

Una ricetta facile, veloce, gustosa e allo stesso tempo molto leggera!